Bestie delinquenti

Delfini invasori e merli rivoluzionari, galli stregoni e capre stregate, cani giustizieri e maiali complici di omicidio: 144 incredibili storie di processi agli animali realmente celebrati dall’antichità al XIX secolo, raccolti dal primo giurista italiano a preconizzare i diritti degli animali.

con la prefazione di Giada Bernardi, l’avvocato degli animali, e un saggio di Brenno Bianchi

La medicina delle passioni

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ISBN: 9791280147370
Titolo: La medicina delle passioni
Autori: Jean Baptiste Félix Descuret
Prefazione: Ilaria Iannuzzi
Pagine: 256
Collana: Massime dal Passato
Data di uscita: 30 maggio 2023

La medicina delle passioni

Parigi, inizio Ottocento: qui il giovane Descuret inizia la sua carriera di medico e attento investigatore della natura umana, nelle sue eccentricità e nei suoi disordini.

Nato proprio dall’intreccio tra medicina e osservazione di stampo psicosociale, nel 1841 vede la luce il suo capolavoro indiscusso, La medicina delle passioni. Un’opera brillante e paradossale agli occhi di noi contemporanei, in cui i morbi che affliggono il corpo sono ricondotti agli eccessi delle passioni che tiranneggiano l’anima. Ira, pigrizia, fanatismo, ubriachezza, libertinaggio, ghiottornia: è attraverso questi oscuri, reconditi e sozzi meandri del cuore umano che Descuret ci fa da guida. Lungo la strada distingue per gradi, fornisce sintomatologie grottesche, ma soprattutto dipinge memorabili casi clinici: quello che, per colpa dell’uso smodato di bevande spiritose, muore per autocombustione; quello che, per incapacità di gestire la rabbia, si trafigge il petto perché il soffietto del camino non gli obbedisce; quello che, per gola di un piatto di lenticchie, si conduce a un passo dalla tomba. Non mancano poi accurate prescrizioni terapeutiche per scongiurare epiloghi funesti e riflessioni filosofico-moraliste sui vizi che abbrutivano i suoi tempi.

E anche i nostri.


Jean Baptiste Félix Descuret

Medico e letterato, nacque il 4 giugno 1795 a Chalon-sur-Saône, in Borgogna. Studiò medicina a Parigi, dove si laureò il 21 maggio 1818 con una tesi in latino sui vantaggi e svantaggi dello studio, che preannuncia già il suo interesse per le passioni umane, le manie e le loro manifestazioni psicosomatiche. Il 18 marzo dello stesso anno ottenne anche il titolo di dottore in lettere con una tesi principale su Sallustio e una complementare, anche stavolta in latino, dal titolo De Suicidio.

Esercitò come medico per circa trent’anni nell’ospedale di carità del XII arrondissement, di cui fu anche direttore, e si occupò della cura dei malati di colera durante l’epidemia che colpì la capitale nel 1832. La sua dedizione gli valse la nomina di Cavaliere della Legion d’Onore nel 1845.

Nel 1841 uscì la prima edizione della sua opera più nota e tradotta in tutta Europa: La medicina delle passioni. Tra le altre opere pubblicate si ricordano Teoria morale del gusto (1847) e Le meraviglie del corpo umano (1856).

Trasferitosi nel 1846 a Châtillon-d’Azergues, a pochi chilometri da Lione, morì qui il 27 novembre 1871, lasciando incompiuta la sua autobiografia Ricordi di un vecchio medico, che ci piacerebbe tanto ritrovare.


Traduzione dal francese di Francesco Zappert

Con la prefazione di Ilaria Iannuzzi

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