Diritto e Fiabe

Gli istituti giuridici sono onnipresenti anche nel mondo delle fiabe. Anzi, proprio le fiabe ci forniscono ottimi esempi per comprendere il diritto!

Grazie all’aiuto dei personaggi fantastici più amati di sempre, questi due libri ti prenderanno per mano per condurti in una materia tanto intricata quanto importante: il diritto civile.

Con Diritto e Fiabe. La Famiglia seguirai la storia di una bellissima principessa di nome Biancaneve che sposa il Principe Azzurro in regime di separazione dei beni; quella di Bambi, cerbiatto nato fuori dal matrimonio, che propone un’azione di riconoscimento nei confronti del proprio padre. Elsa e Anna nel Regno dei Ghiacci che avviano un’impresa a conduzione familiare. E tanto altro ancora. Dalla promessa di matrimonio alla separazione, dalle convivenze alle unioni civili, dall’affidamento all’adozione, con un pizzico di magia tutto sembrerà più semplice e chiaro.

Con Diritto e Fiabe. Proprietà e diritti reali si parte alla scoperta di usucapione, possesso, la detenzione, il condominio e tutti gli altri istituti annessi e connessi al diritto di proprietà! Insieme alla principessa Rapunzel rinchiusa nella torre della strega, scoprirai cosa vuol dire godere della proprietà altrui, le scintillanti fate Winx ti racconteranno tutti i risvolti (e gli intoppi!) della comunione di un bene e nella palude di Shrek vedrai come lo scontroso orco verde può difendere i confini del suo territorio da pretendenti indesiderati.


Come non educare le fanciulle

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€17,00
Disponibile
1
Dettagli del prodotto
ISBN: 9791280147424
Titolo: Come non educare le fanciulle (in un mondo a misura di maschio)
Autori: Resede Ferioli
Pagine: 240
Collana: Barlumi
Data di uscita: 7 marzo 2024

Bologna, anni Cinquanta: una giovane donna sfreccia in bici con la sua chioma rossa al vento verso lo studio legale dove lavora come segretaria. Si è appena trasferita dalla campagna con un’ambizione: pagarsi gli studi all’Università. Rosaria è intraprendente e determinata, batte a macchina in maniera fenomenale e non si lascia abbattere da nessuna delle difficoltà e dei pregiudizi sociali che incontra davanti a sé. Forse, il suo cuore è messo alla prova solo dalle attenzioni intermittenti dell’affascinante notaio Enrico Bersanti, che la corteggia in modo misterioso e la sottopone a interminabili passeggiate. Sono gli anni in cui Modugno canta di cieli blu e libertà, Rosaria prende la patente e una laurea in Giurisprudenza e immagina un futuro di indipendenza e trionfo. Il matrimonio con Enrico, tuttavia, si rivela un labirinto di ostacoli. La suocera e le cognate, altezzose e figlie di una mentalità bigotta e patriarcale, la considerano una contadina arrivista e la vedono come una minaccia. Ai loro sgarbi e umiliazioni, Rosaria risponde con un ottimismo incrollabile e un successo professionale dopo l’altro. Lotta con tenacia per affermarsi come notaio in un’epoca in cui un atto firmato da una donna è visto con sospetto, destreggiandosi tra episodi tragicomici, parentesi esilaranti e nuovi dolorosi drammi nelle relazioni familiari. E, con l’avanzare dell’età, il desiderio di conquistarsi i suoi spazi di libertà la spinge ad avventurarsi fin nelle terre più selvagge dell’Africa. Guardando indietro alla propria vita, la protagonista si apre in una confessione intima e disincantata, in cui, tra guizzi di umorismo e riflessioni profonde sul ruolo della donna nella storia, traccia un percorso emozionante di sofferta emancipazione personale. Non è solo il viaggio di una donna dallo spirito indomabile, ma anche un inno alla resistenza e all’autoaffermazione di un’intera generazione. Attraverso le esperienze di Rosaria, il libro si trasforma così in una guida sagace su come non educare le fanciulle: quelle del suo tempo, ma soprattutto quelle del futuro. Un memoir toccante e vivace, che con tocchi di ironia e momenti commoventi cattura il cuore e l’anima di chiunque abbia sentito troppo angusto un mondo a misura di maschio.

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