Diritto e Fiabe

Gli istituti giuridici sono onnipresenti anche nel mondo delle fiabe. Anzi, proprio le fiabe ci forniscono ottimi esempi per comprendere il diritto!

Grazie all’aiuto dei personaggi fantastici più amati di sempre, questi due libri ti prenderanno per mano per condurti in una materia tanto intricata quanto importante: il diritto civile.

Con Diritto e Fiabe. La Famiglia seguirai la storia di una bellissima principessa di nome Biancaneve che sposa il Principe Azzurro in regime di separazione dei beni; quella di Bambi, cerbiatto nato fuori dal matrimonio, che propone un’azione di riconoscimento nei confronti del proprio padre. Elsa e Anna nel Regno dei Ghiacci che avviano un’impresa a conduzione familiare. E tanto altro ancora. Dalla promessa di matrimonio alla separazione, dalle convivenze alle unioni civili, dall’affidamento all’adozione, con un pizzico di magia tutto sembrerà più semplice e chiaro.

Con Diritto e Fiabe. Proprietà e diritti reali si parte alla scoperta di usucapione, possesso, la detenzione, il condominio e tutti gli altri istituti annessi e connessi al diritto di proprietà! Insieme alla principessa Rapunzel rinchiusa nella torre della strega, scoprirai cosa vuol dire godere della proprietà altrui, le scintillanti fate Winx ti racconteranno tutti i risvolti (e gli intoppi!) della comunione di un bene e nella palude di Shrek vedrai come lo scontroso orco verde può difendere i confini del suo territorio da pretendenti indesiderati.


Lidia Poët. La prima avvocata

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€16,00
Disponibile
1
Dettagli del prodotto
ISBN: 979-12-80147-18-9
Titolo: Lidia Poët. La prima avvocata
Autori: Ilaria Iannuzzi, Pasquale Tammaro
Collana: Massime dal Passato
Data di uscita: 17 maggio 2022

Il 17 giugno 1881 Lidia Poët, davanti a un’immensa folla plaudente, si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni, intelligenza e coraggio da vendere, ed è determinata ad arrivare dove nessun’altra era ancora mai riuscita: diventare avvocata.

Due anni dopo termina la pratica, sostiene brillantemente gli esami per l’iscrizione all’Albo, qualcuno nel Consiglio dell’Ordine storce il naso, ma la maggioranza la sostiene. Ce l’ha fatta, è lei la prima avvocata d’Italia.

Ma la conquista sarà effimera: il Procuratore del Re impugna l’iscrizione davanti alla Corte d’appello di Torino, che dichiara che le donne non possono esercitare l’avvocatura. Lidia si prepara al ricorso in Cassazione, mentre l’intero Regno attende col fiato sospeso la sentenza definitiva. Tutti i giornali, i giuristi, le femministe, i politici durante quei mesi non parlano d’altro: chi è a favore, chi è contro, chi precorre i tempi e chi rimane ancorato al passato.

Ne emerge una polifonia di voci, l’affresco di un’epoca fervida e contraddittoria e, soprattutto, il ritratto di una donna straordinaria, che con la sua tenacia e il suo ingegno ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro.

Con la prefazione di Simona Grabbi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino, e un saggio di Clara Bounous, la prima storica ad aver dato avvio alle ricerche sulla figura di Lidia Poët.

Completa il libro un’appendice documentale contenente la tesi di laurea di Lidia Poët e tutti gli atti e le sentenze dei giudizi.

Progetto grafico di Clara De Lorenzi


RASSEGNA STAMPA

"Un autentico scavo nella vita di Lidia Poët, un resoconto minuzioso dei più importanti avvenimenti che stanno tra il primo rifiuto e la finale conquista di un titolo agognato per tutta la vita. Il lettore si perde, insieme a Lidia, tra le pieghe del tempo, la accompagna negli anni più difficili e ascolta le sue stesse parole."

"Il ritratto di una donna straordinaria, che ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro."

"La vicenda è bella quanto poco conosciuta, doveroso farla uscire dai libri specializzati in legge."

"Un saggio esaustivo sull'argomento."

"La sua Odissea diventa centrale nel dibattito culturale del primo Regno d’Italia. Con uno straordinario lavoro di ricerca, Iannuzzi e Tammaro ripercorrono tutte le fasi..."

"È parte di una storia che ci tocca ancora da vicino."

"“Lidia Poët. La prima avvocata” è un libro che va letto perché insegna qualcosa. Perché ci sono alcune storie che è giusto conoscere. Non si tratta solo della descrizione di un’epoca difficile e contraddittoria, ma, soprattutto, del ritratto di una donna straordinaria, che ha combattuto per sé stessa e per tutte le donne, rompendo indissolubilmente le pareti di quella gabbia soffocante entro la quale esse sono state relegate per anni."

"A rendere particolarmente interessante questo lavoro è il racconto dei diversi personaggi che animarono la vicenda. Così come di grande qualità è l’opera svolta per ricostruire il contesto in cui quella vicenda si dipanò dividendo, come in altri casi passati e futuri, l’opinione pubblica nazionale tra sostenitori delle avvocate in aula e detrattori dell’ammissione del gentil sesso."

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