Questo è proprio uno spaccato
della vita di avvocato,
chi lo legge si diverte
e farà tante scoperte.
Un applauso a Manuel Sarno
che non lava i panni in Arno,
ma li sciacqua nel Naviglio
che non dista più di un miglio.
JACOPO PENSA
NFT in musica
La musica è storicamente il settore più esposto al progresso tecnologico. Oggi è quello che più di recente ha scoperto le potenzialità “creative” della tecnologia blockchain e l’“universo cripto”, dove si affacciano sempre più protagonisti e collezionisti, ben disposti a creare, comprare, vendere e scambiare opere in ambiente digitale tramite NFT.
Questo nuovo strumento, oltre a presentarsi come una nuova possibile migliore garanzia e capitalizzazione del lavoro degli artisti, pare avere anche la capacità di riavvicinare i musicisti ai loro fan, che in una certa misura possono “riappropriarsi” dei dei brani preferiti – per quanto non più in un raccoglitore fisico di vinili, ma in un wallet digitale – oppure essere messi nella condizione di vivere esperienze immersive a distanza o esperienze privilegiate. Basterà allora entrare in possesso dell’NFT giusto? Sarebbe un’insidiosa semplificazione crederlo.
Con contributi di Mariano Carozzi, Antonio Di Giorgio, Stefania Lionetti e Leonardo Maria Seri