Questo è proprio uno spaccato
della vita di avvocato,
chi lo legge si diverte
e farà tante scoperte.
Un applauso a Manuel Sarno
che non lava i panni in Arno,
ma li sciacqua nel Naviglio
che non dista più di un miglio.
JACOPO PENSA
Processo a Diego Armando Maradona
Il processo immaginario a Diego Armando Maradona oltre trent’anni dopo la Mano de Dios è l’occasione per interrogarsi su problematiche non solo giuridiche, ma prima ancora sociologiche e culturali di grande attualità, specie nella moderna società dell’immagine e della comunicazione. La fama e la celebrità impongono davvero il dovere di comportarsi in modo da essere da esempio per gli altri, specie per i più giovani? E soprattutto, esiste davvero un’etica dell’illegalità?
RASSEGNA STAMPA
- Gazzetta dello sport - Maradona a processo per la "Mano de Dios" - 29 ottobre 2020
“Il processo immaginario a Diego, 34 anni dopo “La Mano de Dios”: l’occasione per interrogarsi su problematiche non solo giuridiche, ma prima ancora sociologiche e culturali di grande attualità, specie nella moderna società dell’immagine e della comunicazione. La fama e la celebrità impongono davvero il dovere di comportarsi in modo da essere da esempio per gli altri, specie per i più giovani? E soprattutto, esiste davvero un’etica dell’illegalità?"
- Corriere dello sport - Processo a Maradona e la favola dell'Atalanta - 30 ottobre 2020
“Anche oggi che il grande Diez compie 60 anni siamo qui a interrogarci su quel gesto di 34 anni fa (quarti di finale del mondiale messicano, per gli sbadati o smemorati), su quello sberleffo in faccia all’Inghilterra della Thatcher, a ragionare su quali siano i confini del genio, calcistico o no, e a pensare se davvero esista una etica dell’illegalità. Oppure se, essere il più grande calciatore del momento non imponga invece il dovere di farsi esempio per le generazioni più giovani, esempio positivo naturalmente."
- Il Napolista - Il processo a Maradona ci lascia una domanda: si può processare la storia? - 30 ottobre 2020
“Siamo molto lontani dall’assoluzione istituzionale, non solo popolare, che ebbe Zidane in Francia dopo la celebre testata. Maradona gode della prescrizione, anche se il giudice Salvati smonta i capi d’accusa tranne uno: l’istigazione a disobbedire alle leggi. Ricorda qualche precedente di Maradona – tra i dubbi include anche il gol di testa rasoterra alla Sampdoria – e chiude con Italo Calvino e il suo “Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti”. La lettura è interessante e gradevole."
- Sul Romanzo - Perché Maradona non va condannato per «La mano de Dios»? - 28 dicembre 2020
“Diego Armando Maradona resta una delle figure centrali del calcio, ma si potrebbe dire dello sport in generale, del Novecento. Non solo per il ruolo da campione o per la vita sregolata che ha caratterizzato soprattutto gli ultimi anni della sua esistenza, ma anche per quella famosa «mano de Dios» con cui lui stesso ha commentato il suo goal di mano segnato il 22 giugno 1986, ai danni dell’Inghilterra, durante i quarti di finale del Mondiale a Città del Messico."
