La medicina delle passioni

Ira, pigrizia, fanatismo, ubriachezza, libertinaggio, ghiottornia: nel suo capolavoro La medicina delle passioni il dottor Descuret ci guida attraverso questi oscuri, reconditi e sozzi meandri del cuore umano.

Lidia Poët. La prima avvocata

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€16,00
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Dettagli del prodotto
ISBN: 979-12-80147-18-9
Titolo: Lidia Poët. La prima avvocata
Autori: Ilaria Iannuzzi, Pasquale Tammaro
Collana: Massime dal Passato
Data di uscita: 17 maggio 2022

Il 17 giugno 1881 Lidia Poët, davanti a un’immensa folla plaudente, si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni, intelligenza e coraggio da vendere, ed è determinata ad arrivare dove nessun’altra era ancora mai riuscita: diventare avvocata.

Due anni dopo termina la pratica, sostiene brillantemente gli esami per l’iscrizione all’Albo, qualcuno nel Consiglio dell’Ordine storce il naso, ma la maggioranza la sostiene. Ce l’ha fatta, è lei la prima avvocata d’Italia.

Ma la conquista sarà effimera: il Procuratore del Re impugna l’iscrizione davanti alla Corte d’appello di Torino, che dichiara che le donne non possono esercitare l’avvocatura. Lidia si prepara al ricorso in Cassazione, mentre l’intero Regno attende col fiato sospeso la sentenza definitiva. Tutti i giornali, i giuristi, le femministe, i politici durante quei mesi non parlano d’altro: chi è a favore, chi è contro, chi precorre i tempi e chi rimane ancorato al passato.

Ne emerge una polifonia di voci, l’affresco di un’epoca fervida e contraddittoria e, soprattutto, il ritratto di una donna straordinaria, che con la sua tenacia e il suo ingegno ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro.

Con la prefazione di Simona Grabbi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino, e un saggio di Clara Bounous, la prima storica ad aver dato avvio alle ricerche sulla figura di Lidia Poët.

Completa il libro un’appendice documentale contenente la tesi di laurea di Lidia Poët e tutti gli atti e le sentenze dei giudizi.

Progetto grafico di Clara De Lorenzi


RASSEGNA STAMPA

"Un autentico scavo nella vita di Lidia Poët, un resoconto minuzioso dei più importanti avvenimenti che stanno tra il primo rifiuto e la finale conquista di un titolo agognato per tutta la vita. Il lettore si perde, insieme a Lidia, tra le pieghe del tempo, la accompagna negli anni più difficili e ascolta le sue stesse parole."

"Il ritratto di una donna straordinaria, che ha dischiuso la strada a tutte le colleghe del futuro."

"La vicenda è bella quanto poco conosciuta, doveroso farla uscire dai libri specializzati in legge."

"Un saggio esaustivo sull'argomento."

"La sua Odissea diventa centrale nel dibattito culturale del primo Regno d’Italia. Con uno straordinario lavoro di ricerca, Iannuzzi e Tammaro ripercorrono tutte le fasi..."

"È parte di una storia che ci tocca ancora da vicino."

"“Lidia Poët. La prima avvocata” è un libro che va letto perché insegna qualcosa. Perché ci sono alcune storie che è giusto conoscere. Non si tratta solo della descrizione di un’epoca difficile e contraddittoria, ma, soprattutto, del ritratto di una donna straordinaria, che ha combattuto per sé stessa e per tutte le donne, rompendo indissolubilmente le pareti di quella gabbia soffocante entro la quale esse sono state relegate per anni."

"A rendere particolarmente interessante questo lavoro è il racconto dei diversi personaggi che animarono la vicenda. Così come di grande qualità è l’opera svolta per ricostruire il contesto in cui quella vicenda si dipanò dividendo, come in altri casi passati e futuri, l’opinione pubblica nazionale tra sostenitori delle avvocate in aula e detrattori dell’ammissione del gentil sesso."

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Di più sul libro

Come nasce nella mente di J.B.F. Descuret questo libro? E come lo abbiamo riscoperto dopo oltre un secolo di oblio?

Vi raccontiamo l’avventura editoriale de La medicina delle passioni nella prefazione a cura di Ilaria Iannuzzi. Qui un estratto.


Le passioni delle bestie

Dallo stesso autore, una chicca solo in formato eBook a un prezzo speciale!

Gli animali hanno un’anima? Nel corso dei secoli filosofi e scienziati si sono divisi sull’argomento, ma a metà Ottocento il medico parigino J. B. F. Descuret sembrava aver trovato una risposta che poteva mettere d’accordo tutti: sicuramente hanno un cuore.

Anche gli animali, come gli uomini, sono agitati da sentimenti e istinti passionali: ira, ghiottoneria, amore, gelosia, vanità, nostalgia. Così, con la stessa attenzione che dedica ai più nefasti vizi umani nel suo capolavoro La medicina delle passioni, Descuret dedica un breve capitolo anche alle – più perdonabili – passioni delle bestie.

Attingendo dalla storia antica, dalla letteratura e dall’esperienza personale, tratteggia un atlante di curiosità irresistibili, in cui troverete cani maleducatissimi e ragni ammaestrati, elefanti che portano con gran vanto ornamenti sul capo, fagiani argentini che rovistano nelle budella altrui e molto altro ancora.


Nella stessa collana

Collana Massime dal Passato: Lidia Poet, Bestie delinquenti, La medicina delle passioni

Nella collana “Massime dal Passato” non perdere i libri Lidia Poët. La prima avvocata e Bestie delinquenti.


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