Leggi assurde, processi al limite dell’inverosimile, sentenze esilaranti: dagli autori di Massime dal Passato, una parata variopinta di storie che svelano il volto più sorprendente del diritto.
Le 21 Madri Costituenti
Erano partigiane, insegnanti, sindacaliste, intellettuali, operaie. Le dividevano le idee politiche – democristiane, comuniste, socialiste, qualunquiste – ma le univa una convinzione profonda: l’Italia del dopoguerra doveva essere rifondata anche dalle donne. Il 2 giugno 1946 furono elette all’Assemblea Costituente.
Non vi entrarono in punta di piedi ma a passo spedito, portando con sé anni di lotte, studio e resistenza. C’è chi aveva camminato per le montagne con messaggi cuciti nell’orlo della gonna. Chi aveva studiato di nascosto, con i quaderni prestati dalle compagne. Chi aveva sfidato i giudici fascisti senza abbassare lo sguardo. Chi aveva fatto politica nei campi, nelle aule, tra le fabbriche e i banchi di scuola.
Tutte avevano affrontato ostacoli, silenzi, esclusioni. Sapevano cosa volesse dire vivere senza diritti, e avevano scelto di non accettarlo più. E tutte seppero usare la propria voce per rivendicare anzitutto il diritto di voto alle donne, e poi per scrivere una Costituzione più giusta, più libera, più umana.
Questo libro racconta le 21 Madri Costituenti, una per una. Con precisione storica e profondità narrativa, ci restituisce le loro storie nel vivo dei gesti, delle scelte, delle parole. Le battaglie politiche si intrecciano a quelle personali, piene di coraggio, contraddizioni, sogni e la straordinaria forza di immaginare un futuro più giusto.
Per questo le Madri Costituenti non sono solo il nostro passato. Sono una promessa ancora aperta: quella dei diritti delle donne.