Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

ALTRIMONDI

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€35,00
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Titolo: ALTRIMONDI
Collana: Altrimondi

La collana Altrimondi nasce con l’idea di aprire di fronte al lettore italiano delle finestre sull'immaginario e sulla cultura letteraria, storica e giuridica dei Paesi dell'Asia, per raccontare mondi lontani al di là degli stereotipi.


Tutti e 3 i volumi della collana in offerta speciale:


Fantasmi e guerrieri

Giustizia e vendetta nell'immaginario giapponese

di Giorgio Fabio Colombo

Le più tormentate storie di fantasmi, le epiche storie di guerrieri e tante altre leggende giapponesi: scorci di un immaginario fantastico che ci dispiega l’eterno scontro tra diritto e giustizia.


Fiori di pioppo al vento

Storie di donne cinesi in cerca di diritti

di Sara D'Attoma

Mogli, madri, concubine: sono le donne che si affacciano nella letteratura cinese e nella vita reale alla ricerca della loro identità e della loro salvezza, ma soprattutto dei loro diritti.


Voci audaci

La stand-up comedy in India sfida tabù e censura

di Lorenza Acquarone

Politica, società, diritti civili, vita quotidiana: nulla sfugge all’ironia graffiante degli stand-up comedian indiani, che sfidano tabù e censura per rivelare il volto più autentico dell'India di oggi, tra paradossi e contraddizioni. Tanto da incorrere, talvolta, in contrasti con la legge.

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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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