Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Dialoghi sul diritto di cittadinanza

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ISBN: 979-12-80147-14-1
Titolo: Dialoghi sul diritto di cittadinanza
Autori: Insaf Dimassi e Antonio Salvati
Pagine: 176
Collana: Barlumi
Data di uscita: 31 maggio 2022

Cosa vuol dire, oggi, essere cittadini italiani? È necessario che il concetto di cittadinanza sia ancorato a dei valori? E quali sono il compito e i limiti della legge nel disciplinare un campo così delicato?

Su questi temi si interrogano Insaf Dimassi, giovane studiosa italo-tunisina, e Antonio Salvati, magistrato, toccando tematiche scottanti di attualità, diritto e politica.

Lei è la voce di chi vive sulla propria pelle la dolorosa esperienza di essere cittadina di uno Stato che ancora non la riconosce; lui si presta a rappresentare le istanze del diritto e della sua logica formale e astratta. Insieme, intessono un dialogo lucido, aperto e appassionato sulla Legge 91/1992 che regola la concessione della cittadinanza in Italia e sulla proposta, accanto e al di là dello ius sanguinis e dello ius soli, di uno ius culturae.

Ne emerge un caleidoscopio di spunti, analisi, riflessioni e – perché no – anche domande aperte sul concetto di cittadinanza e di identità, sull’incontro tra culture diverse e le contraddizioni della legge, sul ruolo dell’educazione e la necessità di guardare la società con occhi nuovi. Tematiche quanto mai attuali, che invitano tutti noi a unirci a questo dialogo.


Insaf Dimassi, classe 1997, è nata in Tunisia ma vive sin dall’infanzia in Emilia-Romagna, dove si è laureata in Scienze politiche e si sta specializzando in Cooperazione internazionale. Attivista politica per i diritti civili e umani, da anni è impegnata per la sensibilizzazione sul diritto di cittadinanza e il riconoscimento dello ius culturae organizzando e partecipando a iniziative, convegni, talk show. Nel 2020 è stata candidata a donna dell’anno.

Antonio Salvati è magistrato dal 1999, docente presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e autore di diverse pubblicazioni in materia di diritto civile e diritto del lavoro. Dal 2014 ha finalmente trovato un equilibrio tra le sue più grandi passioni (basket a parte) ideando il Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”. Per Le Lucerne è curatore della collana “Processi Immaginari”.


RASSEGNA STAMPA

  • Italiani – Dia­lo­ghi sul di­rit­to di cit­ta­di­nan­za – 15 luglio 2022

    “Ius, di­rit­to, di­rit­ti. In Ita­lia. San­gui­nis, soli, scho­lae, il di­bat­ti­to sul­la cit­ta­di­nan­za ha ag­get­ti­va­zio­ni la­ti­ne: chi ha po­tu­to stu­dia­re sa che a Roma, ben pri­ma di due mil­len­ni fa, si ot­te­ne­va ab­ba­stan­za fa­cil­men­te, quan­do non si era nati schia­vi e si esi­ste­va da stra­nie­ri. Oggi in Ita­lia è mol­to com­pli­ca­to."


  • Tvsvizzera – La lotta di Insaf Dimassi per diventare italiana – 25 giugno 2022

    “Attraverso l’analisi della storia di Insaf, il libro ci invita a meditare sulle contraddizioni e i limiti della legge nel disciplinare un campo così delicato ma urgente per tutte le persone nella situazione di Insaf."

  • Stranieriinitalia.it – Dialoghi sul diritto di cittadinanza: in libreria il nuovo libro di Insaf Dimassi, giovane studiosa italo-tunisina e Antonio Salvati – 1 giugno 2022

    “Emerge un caleidoscopio di spunti, analisi, riflessioni e – perché no – anche domande aperte sul concetto di cittadinanza e di identità, sull’incontro tra culture diverse e le contraddizioni della legge, sul ruolo dell’educazione e la necessità di guardare la società con occhi nuovi."

“Un’opera a quattro mani che attraverso l’analisi della storia della scrittrice, che ha vissuto sulla propria pelle la difficile esperienza di essere cittadina di uno stato che non la riconosce, ci invita a meditare sulle contraddizioni e i limiti della legge nel disciplinare un campo così delicato ma urgente."

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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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