Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

La medicina delle passioni

00035
€17,00
Disponibile
1
Dettagli del prodotto
ISBN: 9791280147370
Titolo: La medicina delle passioni
Autori: Jean Baptiste Félix Descuret
Prefazione: Ilaria Iannuzzi
Pagine: 256
Collana: Massime dal Passato
Data di uscita: 30 maggio 2023

La medicina delle passioni

Parigi, inizio Ottocento: qui il giovane Descuret inizia la sua carriera di medico e attento investigatore della natura umana, nelle sue eccentricità e nei suoi disordini.

Nato proprio dall’intreccio tra medicina e osservazione di stampo psicosociale, nel 1841 vede la luce il suo capolavoro indiscusso, La medicina delle passioni. Un’opera brillante e paradossale agli occhi di noi contemporanei, in cui i morbi che affliggono il corpo sono ricondotti agli eccessi delle passioni che tiranneggiano l’anima. Ira, pigrizia, fanatismo, ubriachezza, libertinaggio, ghiottornia: è attraverso questi oscuri, reconditi e sozzi meandri del cuore umano che Descuret ci fa da guida. Lungo la strada distingue per gradi, fornisce sintomatologie grottesche, ma soprattutto dipinge memorabili casi clinici: quello che, per colpa dell’uso smodato di bevande spiritose, muore per autocombustione; quello che, per incapacità di gestire la rabbia, si trafigge il petto perché il soffietto del camino non gli obbedisce; quello che, per gola di un piatto di lenticchie, si conduce a un passo dalla tomba. Non mancano poi accurate prescrizioni terapeutiche per scongiurare epiloghi funesti e riflessioni filosofico-moraliste sui vizi che abbrutivano i suoi tempi.

E anche i nostri.


Jean Baptiste Félix Descuret

Medico e letterato, nacque il 4 giugno 1795 a Chalon-sur-Saône, in Borgogna. Studiò medicina a Parigi, dove si laureò il 21 maggio 1818 con una tesi in latino sui vantaggi e svantaggi dello studio, che preannuncia già il suo interesse per le passioni umane, le manie e le loro manifestazioni psicosomatiche. Il 18 marzo dello stesso anno ottenne anche il titolo di dottore in lettere con una tesi principale su Sallustio e una complementare, anche stavolta in latino, dal titolo De Suicidio.

Esercitò come medico per circa trent’anni nell’ospedale di carità del XII arrondissement, di cui fu anche direttore, e si occupò della cura dei malati di colera durante l’epidemia che colpì la capitale nel 1832. La sua dedizione gli valse la nomina di Cavaliere della Legion d’Onore nel 1845.

Nel 1841 uscì la prima edizione della sua opera più nota e tradotta in tutta Europa: La medicina delle passioni. Tra le altre opere pubblicate si ricordano Teoria morale del gusto (1847) e Le meraviglie del corpo umano (1856).

Trasferitosi nel 1846 a Châtillon-d’Azergues, a pochi chilometri da Lione, morì qui il 27 novembre 1871, lasciando incompiuta la sua autobiografia Ricordi di un vecchio medico, che ci piacerebbe tanto ritrovare.


Traduzione dal francese di Francesco Zappert

Con la prefazione di Ilaria Iannuzzi

Salva questo articolo per dopo

Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


Lidia Poët. La prima avvocata
Lidia Poët. La prima avvocata

Non perderti tutti i nostri libri della collana Massime dal Passato!
Lidia Poët. La prima avvocata
Bestie delinquenti
La medicina delle passioni