Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Fantasmi in tribunale

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ISBN: 9791280147387
Titolo: Fantasmi in tribunale
Autori: Massimo Sensale
Prefazione: Paolo Maria Storani
Pagine: 208
Collana: Massime dal Passato
Data di uscita: 5 ottobre 2023

La legge vale per tutti, ma proprio tutti: anche per chi è passato all’aldilà.

Dagli illusionisti smascherati agli inquilini che denunciano strane presenze nelle loro abitazioni, dal diritto penale a quello condominiale, nel corso della storia i tribunali si sono occupati spesso di storie di fantasmi.

È proprio dalle case infestate che inizia il racconto, con casi dalla Francia medievale e dall’Inghilterra vittoriana, fino alla Napoli degli anni Settanta.

Fra truffe e raggiri, attraversa l’epoca d’oro dello spiritismo, quando i fenomeni paranormali impazzavano su tutte le riviste scientifiche, i fotografi tentavano di catturare l’invisibile e le “sonnambule” organizzavano sedute medianiche chiacchieratissime.

E ancora, omicidi inspiegabili, in cui i fantasmi delle vittime (e non solo) sono interpellati per fare luce sui fatti, si intrecciano con il bizzarro: un processo post mortem al cadavere di un papa, e persino il tale che trascina la moglie davanti a un giudice per averlo tradito con lo spettro del suo primo marito.

Fantasmi in tribunale è un’opera che unisce storia, mistero, ironia e intrighi legali, per trasportare il lettore in un universo affascinante, dove la legge si confronta con il soprannaturale. E dove, attraverso vicende tanto incredibili quanto vere, antiche dimore spettrali, austere nobildonne, ambigui avvocati di provincia e viaggi in territori oscuri, la verità si rivela tra le ombre della giustizia.

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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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