Bestie delinquenti

Delfini invasori e merli rivoluzionari, galli stregoni e capre stregate, cani giustizieri e maiali complici di omicidio: 144 incredibili storie di processi agli animali realmente celebrati dall’antichità al XIX secolo, raccolti dal primo giurista italiano a preconizzare i diritti degli animali.

con la prefazione di Giada Bernardi, l’avvocato degli animali, e un saggio di Brenno Bianchi

Nel paese del diritto c'è talvolta buio fitto

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€14,50
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Dettagli del prodotto
ISBN: 9791280147080
Titolo: Nel paese del diritto c'è talvolta buio fitto
Autori: Jacopo Pensa
Pagine: 160
Collana: Barlumi

Leggere d’un fiato questa silloge poetica è come fare un tuffo nella storia politica, giudiziaria e sociale del nostro paese. Una raccolta incredibile che arriva da molto lontano: da circa quarant’anni l’avvocato Jacopo Pensa invia a tutti – ma proprio tutti – i colleghi del foro di Milano (ormai oltre ventimila) un cartoncino di auguri natalizi in rima che raccontano con brillante ironia i fatti principali dell’anno appena trascorso. Ma le attesissime rime di Buon Natale non sono che solo una parte della sua produzione, che canta – e canzona – il mondo dell’avvocatura con penetrante leggerezza, omaggia volentieri gli amici che hanno speso la vita nel foro raccontandocene l’umanità e scandisce in sonanti ottonari il nostro complesso presente. Lo fa senza troppa indulgenza verso i personaggi che si sono avvicendati sulla scena politica e con argute critiche al mondo della giustizia e alle sue contraddizioni. D’altronde: Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto.
Con presentazione di Pippo Baudo e introduzione di Tullio Padovani.

L'Autore: Jacopo Pensa è nato a Milano nel 1944. Procuratore dal 1972 e avvocato dal 1978, è uno dei più noti penalisti italiani. Ha partecipato sin dai primi anni di professione a processi di particolare interesse sociale e mediatico. È stato per sedici anni componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano. Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto è la sua prima, attesissima, raccolta di rime.


RASSEGNA STAMPA

"Leggerla d’un fiato è come fare un tuffo nella storia politica, giudiziaria e sociale del nostro paese."

“Jacopo Pensa da decenni invia a tutti i colleghi del suo foro, migliaia e migliaia, un cartoncino di auguri natalizi in rima che con ironia irresistibile riassumono l’anno che va a concludersi: finalmente ora questi deliziosi e brillantissimi, che non mancano di ironizzare sul mondo della giustizia e di stigmatizzarne, à la Giovenale, le contraddizioni, sono come l’acqua per chi ha sete, un balsamico unguento per l’intelligenza"

"Oggi Pensa pubblica un libro [...] che è una silloge dei suoi quarant’anni di poesiole esplosive. E che diventa un ritratto ora giudiziario, ora politico ora sociale degli ultimi quarant’anni della nostra tormentata nazione."

"È come un cioccolatino ricoperto di stagnola colorata, una dichiarazione d’amore per i diciott’anni di un tempo, l’antico profumo di mughetto, la storia di una vita, il superfluo cui non si può rinunciare. È tutto questo e molto di più, il libretto di poesie che quest’anno l’avvocato Jacopo Pensa ha finalmente messo insieme."

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Da dove nacque, nel 1892, Bestie delinquenti? E quale fu la rivoluzione che compì Carlo D’Addosio? Per scoprire di più sulla polemica con la scuola lombrosiana, lo scandalo che suscitò negli ambienti giuridici, l’irresistibile vena ironica dell’autore e la sua visionarietà, che lo portò ad anticipare il tema dei diritti degli animali, potete leggere sulla nostra rivista Massime dal Passato il saggio introduttivo al libro firmato dall’editore Brenno Bianchi:

Bestie delinquenti e la polemica con Lombroso
Bestie delinquenti: in polemica con la Scuola Positiva

Su Massime dal Passato puoi leggere alcuni degli episodi più incredibili raccontati nel libro di Carlo D’Addosio:


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Nella collana “Massime dal Passato” non perdere i libri Lidia Poët. La prima avvocata, La medicina delle passioni e Fantasmi in tribunale.