Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Processo a Ponzio Pilato

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€11,00
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Dettagli del prodotto
ISBN: 9791280147011
Titolo: Processo a Ponzio Pilato
Autori: Francesco D'Alessandro - Gherardo Colombo - Antonio Salvati
Pagine: 96
Collana: Processi Immaginari

Tra tutte le figure letterarie di magistrati che sbagliano, nessuna può vantare lo spessore drammatico di Ponzio Pilato: colui che, per sua sventura, si è trovato di fronte l’Innocente per definizione e l’ha condannato. Ma, è andata veramente così? A leggere gli atti di questo processo immaginario che lo ha visto sul banco degli imputati qualche dubbio sorge davvero.


RASSEGNA STAMPA

“L’avvocato che difende Pilato dunque non può che trarre una conclusione che mette in evidenza l’ambiguità di tutto ciò che si è sedimentato intorno al giudice negativo per eccellenza: «Martire cristiano, quindi, e allo stesso tempo fonte di ogni malvagità». Qual è la verità? Un libro come Processo a Ponzio Pilato può aiutare a chiarire meglio il ruolo e la figura del giudice di Gesù."

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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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