Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Fiori di pioppo al vento

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Dettagli del prodotto
ISBN: 979-12-80147-19-6
Titolo: Fiori di pioppo al vento. Storie di donne cinesi in cerca di diritti
Autori: Sara D'Attoma
Pagine: 144
Collana: Altrimondi
Data di uscita: 9 giugno 2022

Mogli, madri, concubine: sono le donne che si affacciano nella letteratura cinese e nella vita reale alla ricerca della loro identità e della loro salvezza, ma soprattutto dei loro diritti. Qualcuna li reclama a gran voce, altre in silenzio, tutte ritrovandosi contro un contesto ostile e restio ad ascoltarle.

È a partire dalle loro storie che Sara D’Attoma ricostruisce un secolo di mutamenti sociali, legami con la tradizione e controverse politiche di pianificazione familiare, lungo il quale si svolge il lungo e faticoso percorso – non ancora concluso –per la conquista dei diritti delle donne in Cina.
Il viaggio comincia con il crollo dell’Impero nel 1911, al tramonto dell’era della fasciatura dei piedi, e attraversa gli anni della Prima Repubblica di Cina e della Rivoluzione Culturale, dai tempi di Lanterne rosse all’introduzione del divorzio, fino ad arrivare ai nostri giorni, con l’abrogazione della politica del figlio unico e l’adozione delle norme contro la violenza domestica.

La prospettiva dalla quale è vista la Storia è sempre quella dell’universo femminile, delle protagoniste dei più indimenticabili romanzi e racconti cinesi, per restituirci una narrazione nella quale si intrecciano letteratura, diritto e realtà.


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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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