Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Il Marchese di Popogna e altre storie. Facce da tribunale fra pistoleri autentici e monsignori falsi

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Il Marchese di Popogna e altre storie. Facce da tribunale fra pistoleri autentici e monsignori falsi
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ISBN: 979-1280147479
Titolo: Il Marchese di Popogna e altre storie. Facce da tribunale fra pistoleri autentici e monsignori falsi
Autori: Manuel Sarno
Prefazione: Jacopo Pensa
Pagine: 240
Collana: Barlumi
Data di uscita: 14 novembre 2024

Il Marchese di Popogna: chi era costui? Lo si scoprirà avventurandosi, un capitolo dopo l’altro, in questa galleria di “facce da tribunale”: imputati, magistrati, cancellieri, avvocati veri e improvvisati.

Manuel Sarno, penalista di lungo corso, scorta il lettore nei vicoli labirintici dei Palazzi di Giustizia, a incontrare artisti della truffa in abito talare, eleganti falsari specializzati in cartamoneta coloniale e impeccabili baciamani e colleghe trascinate in improbabili storie di spionaggio sullo sfondo degli Champs-Élysées.

Rievoca così aneddoti di una carriera che ha attraversato decenni della storia giudiziaria del nostro Paese: dai tempi perduti della mala milanese, fatta di rapinatori audaci alla guida di auto truccate e contrabbandieri ammantati di romantica ribalderia, all’era delle PEC e delle udienze celebrate online, in cui pretori e cancellieri si dono dileguati insieme alla ligéra e alla scighéra.

Con penna sempre brillante e intinta di fine ironia, l’autore intesse una narrazione fatta di episodi leggeri, talvolta paradossali, così come di vicende umane intense, fino ad aprire una finestra sulla speranza che deve assistere l’uomo anche quando si è macchiato di un crimine.

Tra tanti racconti sorprendenti, ricordi toccanti e qualche burla, Il Marchese di Popogna e altre storie è un’incursione in un mondo affascinante, un mondo adiacente al nostro, popolato da veri e propri caratteristi, che rivelano il lato umano e non da tutti conosciuto della Giustizia.


L'Autore

Manuel Sarno (Milano, 1956), avvocato penalista, ha proseguito sulle orme del padre nello studio di Milano. È stato componente della Commissione Ministeriale di Studio per la Riforma del Codice Penale durante la Legislatura 2001/2006 (c.d. “Commissione Nordio”) e di quella per la redazione del disegno di legge di origine governativa per l’adeguamento interno alla disciplina sul Mandato d’Arresto Europeo. È stato professore a contratto di Cooperazione giudiziaria internazionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara e di Diritto processuale penale, Teoria dell’argomentazione e Diritto Penale alla Scuola di Specializzazione delle professioni legali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova. Autore e coautore di manuali in materia di riforma della legittima difesa, processo penale telematico, teoria dell’argomentazione nel processo, riforma della giustizia e di numerosi commenti a modifiche normative, questo è il suo primo libro “atecnico” che raccoglie aneddoti e ricordi di ambientazione giudiziaria

Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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