Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Nel paese del diritto c'è talvolta buio fitto

00009
€14,50
Disponibile
1
Dettagli del prodotto
ISBN: 9791280147080
Titolo: Nel paese del diritto c'è talvolta buio fitto
Autori: Jacopo Pensa
Pagine: 160
Collana: Barlumi

Leggere d’un fiato questa silloge poetica è come fare un tuffo nella storia politica, giudiziaria e sociale del nostro paese. Una raccolta incredibile che arriva da molto lontano: da circa quarant’anni l’avvocato Jacopo Pensa invia a tutti – ma proprio tutti – i colleghi del foro di Milano (ormai oltre ventimila) un cartoncino di auguri natalizi in rima che raccontano con brillante ironia i fatti principali dell’anno appena trascorso. Ma le attesissime rime di Buon Natale non sono che solo una parte della sua produzione, che canta – e canzona – il mondo dell’avvocatura con penetrante leggerezza, omaggia volentieri gli amici che hanno speso la vita nel foro raccontandocene l’umanità e scandisce in sonanti ottonari il nostro complesso presente. Lo fa senza troppa indulgenza verso i personaggi che si sono avvicendati sulla scena politica e con argute critiche al mondo della giustizia e alle sue contraddizioni. D’altronde: Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto.
Con presentazione di Pippo Baudo e introduzione di Tullio Padovani.

L'Autore: Jacopo Pensa è nato a Milano nel 1944. Procuratore dal 1972 e avvocato dal 1978, è uno dei più noti penalisti italiani. Ha partecipato sin dai primi anni di professione a processi di particolare interesse sociale e mediatico. È stato per sedici anni componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano. Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto è la sua prima, attesissima, raccolta di rime.


RASSEGNA STAMPA

"Leggerla d’un fiato è come fare un tuffo nella storia politica, giudiziaria e sociale del nostro paese."

“Jacopo Pensa da decenni invia a tutti i colleghi del suo foro, migliaia e migliaia, un cartoncino di auguri natalizi in rima che con ironia irresistibile riassumono l’anno che va a concludersi: finalmente ora questi deliziosi e brillantissimi, che non mancano di ironizzare sul mondo della giustizia e di stigmatizzarne, à la Giovenale, le contraddizioni, sono come l’acqua per chi ha sete, un balsamico unguento per l’intelligenza"

"Oggi Pensa pubblica un libro [...] che è una silloge dei suoi quarant’anni di poesiole esplosive. E che diventa un ritratto ora giudiziario, ora politico ora sociale degli ultimi quarant’anni della nostra tormentata nazione."

"È come un cioccolatino ricoperto di stagnola colorata, una dichiarazione d’amore per i diciott’anni di un tempo, l’antico profumo di mughetto, la storia di una vita, il superfluo cui non si può rinunciare. È tutto questo e molto di più, il libretto di poesie che quest’anno l’avvocato Jacopo Pensa ha finalmente messo insieme."

Salva questo articolo per dopo

Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


Lidia Poët. La prima avvocata
Lidia Poët. La prima avvocata

Non perderti tutti i nostri libri della collana Massime dal Passato!
Lidia Poët. La prima avvocata
Bestie delinquenti
La medicina delle passioni