Lidia Poët. La prima avvocata

L’unica, vera storia di Lidia Poët. Con tutti i documenti originali.

Piccolo dizionario di legalese contemporaneo

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€16,00
(Satira e costume, gergo, antilingua, modi di dire e luoghi comuni, barbarismi, sigle, acronimi e neologismi)
Disponibile
1
Dettagli del prodotto
ISBN: 979-1280147394
Titolo: Piccolo dizionario di legalese contemporaneo
Autori: Nicola Di Molfetta
Prefazione: Nicola Di Molfetta
Pagine: 176
Collana: Barlumi
Data di uscita: 7 novembre 2023

Il diritto, si sa, parla una lingua ostica agli occhi – anzi, alle orecchie – dei comuni mortali. Ma il gergo degli avvocati è in continua evoluzione e talvolta serve anche agli addetti ai lavori una guida per districarsi nella selva linguistica di acronimi, sigle, anglicismi e modi di dire che è il legalese contemporaneo. Per questo, Nicola Di Molfetta, giornalista esperto del mondo legale, si assume il compito di raccontare usi, costumi, cliché e barbarie linguistiche della moderna professione dell'avvocato. Cosa aspettarsi allora da questo Piccolo dizionario? Una brillante summa di satira e costume composta da una gustosa sequenza di termini che, partendo dalla A di Abbigliamento («dice chi sei») e arrivando alla Z di Zuzzurellone («vediamo cosa ne pensa l'avvocato!»), consentirà di conoscere l’emozione per l’attesa di un Bonus («ma tanto ci devo pagare le tasse»), l'importanza di una specializzazione di Nicchia («ma molto redditizia») e persino dei Sentimenti («anche se siamo avvocati»). E che, a proposito di tecnologia, ben prima di ChatGpt (che «però va guidata») fu il Fax che «sconvolse i soci anziani dello studio».


L'autore Nicola Di Molfetta è giornalista e direttore responsabile di MAG e Legalcommunity.it, testate del gruppo LC Publishing. Da anni si occupa del mercato dei servizi legali e oggi è considerato la voce narrante dell’avvocatura nazionale, di cui racconta e analizza i processi di evoluzione e innovazione. In passato ha lavorato per Il Sole 24Ore, Panorama Economy, TopLegal, che ha diretto per quattro anni, e Lettera 43. Nella sua attività di scrittore e saggista ha pubblicato Avvocati d’Affari (2017), Lex Machine (2020) e Quali Avvocati (2020), sempre per LC Publishing. È anche autore dei podcast Legalcommunity Interviews, #Complex e Legal Design Insight.

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Lidia Poët in tour

La storia di Lidia Poët è una storia di coraggio, tenacia e ambizione. Noi abbiamo avuto l’onore di raccontarla in giro per l’Italia.

Scopri qui tutte le presentazioni del libro.


Estratto dal libro:

Una donna all’Università di Torino

I giornali di Torino annunciano che una signorina di Pinerolo, Lidia Poët, superati gli esami di licenza liceale nel liceo di Mondovì, proseguirà negli studi all’Università di Torino.

Corriere della Sera, 7 agosto 1877

Questo breve trafiletto è una delle prime evidenze storiche della protagonista di questa storia. La notizia fu data quasi in sordina, annegata a pagina 3 del giornale, appena dopo quella della serenata dedicata un paio di sere prima al principe Tommaso di Savoia a Taranto, con cinquanta barche illuminate, musica, canti e fuochi di bengala.

Eppure, non era una notizia qualsiasi. Il fatto che una donna si affacciasse al mondo universitario, liberamente e senza pretendere deroghe, era una bella novità per il giovane Regno d’Italia.

La legge che aveva permesso alle donne di iscriversi all’università risaliva a nemmeno un anno prima. Si trattava del Regio Decreto n. 3434 dell’8 ottobre 1876, che disciplinava l’istruzione universitaria e approvava il cosiddetto “Regolamento Bonghi”, ovvero il Regolamento generale universitario del 3 ottobre 1875 e il Regolamento per la Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’11 ottobre 1875.

Ministro proponente di quella riforma era stato Michele Coppino, di Alba. Poco dopo, il ministro avrebbe firmato anche la nuova legge sull’istruzione scolastica obbligatoria: la celebre Legge Coppino, appunto.

continua…


Scopri di più su Lidia Poët

Per scoprire di più su Lidia Poët, prima avvocata e donna straordinaria, dai uno sguardo alla nostra rivista Massime dal Passato. Troverai tanti contenuti esclusivi sulla sua vicenda e sulla storia dell’emancipazione femminile tratti direttamente dalle fonti originali dell’epoca:


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